Ho trovato questa notizia in Internet, seguirà mio commento:
Pazienti in fuga: negli ultimi 3 mesi un calo del 25%. Boom di visite all'estero
Le tariffe italiane seconde solo a quelle inglesi. In due milioni hanno rinunciato alle cureCrisi e parcelle troppo caresi svuota la poltrona del dentista
CATERINA PASOLINI, scrive:
Crisi e parcelle troppo care si svuota la poltrona del dentistaROMA - Pazienti in fuga, dentisti che fanno gruppi di acquisto peroffrire sconti e combattere la sindrome della sedia vuota dopo avervisto il crollo del 25 % delle sedute e degli introiti in tre mesi. Èquesta la fotografia dell'Italia dei sorrisi perduti al tempo dellacrisi.
Raccontata dai ventimila pazienti che ogni anno emigranoall'est, dei sei italiani su dieci che un dentista nel 2008 non l'hannovisto proprio per risparmiare e dei 2 milioni che hanno rinunciato acurarsi. Perché costa troppo, dato che il servizio pubblico tra leggi egli organici ridotti copre solo il 12 % delle prestazioni dentistichetotali. Così si finisce dai privati pagando di tasca propria. A prezziliberi e a volte salati, se è vero quanto dice la ricercadell'Università di Rotterdam che siamo i più cari d'Europa, dopo laGran Bretagna.
E ognuno combatte la crisi a modo suo. Viaggiando, comeAlberto, bresciano del Lago d'Iseo che racconta di aver speso 4680 eurocontro un preventivo nostrano di ventimila dopo essere andato inCroazia. O unendosi, come i 1500 dentisti dell'Ansoc che fanno gruppidi acquisto per risparmiare su materiale e strumenti e continuare adoffrire qualità a prezzi ridotti per vincere la concorrenza dell'est.Mentre il ministero fa accordi con i professionisti dell'Andi peroffrire tariffe "sociali", destinate ai non abbienti.
Perché in Italia i prezzi, liberi, comunque variano moltissimo,anche di duemila euro per la stessa prestazione, testimonia una ricercadi Altroconsumo."All'estero di spende meno perché i costi per mettere su uno studiosono più bassi, ma noi garantiamo qualità e continuità di controlliimpossibili con trasferte blitz", dice Walter Callioni, presidenteAndi.
E intanto le onlus, che fino a ieri si occupavano soprattuttodi immigrati o senza tetto, si vedono sempre più spesso chiedere aiutoda disoccupati, pensionati. Come Antonino, settant'anni e neanche undente. Una mattina è andato a bussare all'ambulatorio che ha già curatopiù di ventimila persone, messo su dall'Asl con Emergency a Palermo,per avere un dentiera gratis "perché è inutile che faccia un regaloalla mia nipotina, vede il mio sorriso vuoto e si spaventa". E come luisono tanti che hanno chiesto aiuto ad associazioni come Camminareinsieme o l'associazione Protesi gratuite di Torino. Perché, dicel'Istat, un italiano su dieci non ha denti, oltre 1 un milione eseicentomila hanno rinunciato a farsi curare tra il 99 e il 2002 e daallora la situazione è precipitata.
"Proprio per questo abbiamo deciso di aprire anche agliitaliani l'ambulatorio odontoiatrico che inaugureremo alla Cittadelladella solidarietà al Casilino", dice Roberto Santopadre della Caritasromana, che per che vent'anni ha tenuto un poliambulatorio medicovicino alla stazione dove sono stati curati 16mila pazienti. Una sceltadecisa perché la "fascia del disagio si amplia e sempre più spessodavanti alla nostre porte vediamo giovani italiani che chiedono aiuto.Perché invece di rafforzare la sanità dentistica pubblica, inefficienteper mancanza di personale, si fanno accordi coi privati. Dimenticandosiche la salute è un diritto".
NICOLA LETTERA, scrive:
Oggi c'è una discrepanza ormai imbarazzante in relazione aicosti che un paziente deve sostenere in Italia per la cura dei suoidenti, rispetto ai Paesi limitrofi raggiungibili con un paio di ore divolo al massimo o anche meno, come la Croazia e l'Ungheria oppureaddirittura appena oltre confine come la Slovenia. Il turismo sanitariosta diventando un colossale affare per i medici dentisti oltre confine.Il problema grosso è che l'italiano medio ha un potere d'acquistosempre più limitato. Come è altresì vero che avere uno studio in Italiacomporta oneri e responsabilità elevatissime che si abbattono poi suicosti finali e sulle parcelle. Bisogna perciò lavorare sui numeri. Piùpazienti significa avere più potere d'acquisto per i materiali, leprotesi o i macchinari ecc... E questo può sicuramente ridurre i costifinali evitando all'italiano la transumanza spesso penosa vero i Paesilimitrofi.
Come risolvere questo spinoso problema? Non semplice, ma noi abbiamo una risposta efficace: il web.
Esattamente come fanno i pazienti a cercare sul web leopportunità di risparmio per organizzare il viaggio all'estero, per leproprie cure dentarie, anche noi possiamo fare esattamente la stessacosa. Perchè no? Cosa impedisce ad un bravo professionista di farestrategia di marketing per portare pazienti al proprio studio? Oggianche le normative vigenti relative alla pubblicità sono dalla suaparte, grazie a Bersani. Ma allora perchè aspettare?
Visibilità e presenza sul web. Quanti studi medici hannopensato veramente a questa possibilità? Forse non pochi. Anche quiperò, per via della non conoscenza della materia io stesso ho dovutoprendere in mano situazioni decisamente imbarazzanti. Le agenzie chevendono servizi di POSIZIONAMENTO sui motori di ricerca sono tante,spesso male organizzate e peggio ancora, vendono fumo e zero fatti.Eppure la strategia corretta è proprio questa. Un buon sito internetsorretto da una campagna di posizionamento che IN OGNI CASO inpochissimo tempo produrrà l'ammortamento dell'investimento iniziale esicuramente porterà un numero di contatti e di pazienti estremamentemaggiore con sommo gaudio per il bilancio finale dello studio. Piùfatturato significa poi, più investimenti e più investimenti portano amigliori servizi per i pazienti, è una regola abbastanza collaudata.
Ma perchè io e non un altro operatore del settore.Innanzitutto perchè conosco il settore. Ho esperienza in materia di webadvertising nel settore specialistico delle cure dentarie, ormai dadiversi anni e soprattutto ho maturato l'esperienza, tracciabile ecertificata, che le giuste ed ETICHE operazioni di posizionamento di unsito internet nel settore odontoiatrico portano a grandi edinteressanti vantaggi. E' molto facile presentarsi all'appuntamento daun medico odontoiatra proprietario di uno studio e illustrargli lemeraviglie di internet, sparare qualche parola chiave e promettereposizionamenti strabilianti. Ma non è una strategia vincente. Lekeywords possono essere armi a doppio taglio. E' necessario primaanalizzare le keywords prima di posizionarle: che flusso di trafficoproducono, quali sono le zone o locations dove sono più utilizzate, laloro contestualizzazione, quali sono i target da raggiungere e inquanto tempo, e via di questo passo.Dopo sì che si può parlare di mero posizionamento.Se la cosa può essere interessante (e deve esserlo) sono qui, potetecontattarmi. Non ci sono segreti in questo mestiere, solo molto studio,costanza e professionalità.
LEONARDO DEL PRIORE, scrive:
Senz'altro il Web è e deve essere il motore per poter publicizzare la propria esperienza e le proprie abilità nel settore, ma a volte tutto ciò va affiancato in una vera e propria strategia.
E' inutile essere i primi della lista se poi non si offrono al potenziale Nuovo Paziente gli strumenti utili per convincerlo che la struttura visitata è la migliore.
Oggi strumenti come la prenotazione online e il pagamento online e più in particolare 'l'attenzione al tempo del paziente' possono fare la differenza, in una società sempre più organizzata e frenetica.
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